IL CONSORZIO
STORIA & CONTATTI
CORREVA L’ANNO 1956 E CÀ DI VALLE ERA UN ARENILE SCONNESSO, FATTO DI DUNE E VALLI DA PESCA.
POI LA BONIFICA E LA PRIMA LOTTIZZAZIONE.
IL TURISMO INIZIAVA A MUOVERE I SUOI PRIMI PASSI E LE PROSPETTIVE DI CRESCITA SEMBRAVANO ALLETTANTI.
FU PROPRIO IL PRIMO ALBERGO A DARE IL NOME A QUESTO QUARTIERE: HOTEL CÀ DI VALLE PER L’APPUNTO.
DI LI A POCO SEGUIRONO ALTRE STRUTTURE TUTT’ORA OPERANTI NEL SETTORE TURISTICO. NACQUERO CONDOMINI E ZONE RESIDENZIALI, RISTORANTI E SERVIZI.
FIN DA SUBITO SI EVIDENZIÒ LA NECESSITÀ DI AVERE IN SPIAGGIA UN OMBRELLONE E DELLE SEDIE SDRAIO DA OFFRIRE AL CRESCENTE NUMERO DI CLIENTI. GLI INTERESSI ERANO TANTI, LA BUONA VOLONTÀ PURE, MA IL SISTEMA NACQUE DISORGANIZZATO E DISOMOGENEO.
Gli operatori turistici incontrarono non poche difficoltà nel strutturarsi in quello che oggi è il Consorzio Lido di Ca’ di Valle. L’evento più eclatante, che dimostrò la necessità di consorziarsi e di coalizzarsi di fronte alle istituzioni, avvenne verso la fine degli anni ’60.
Su pressione di parti con interessi contrastanti, le istituzioni avanzarono la pretesa che gli operatori turistici rimuovessero i picchetti e gli ombrelloni alla fine di ogni giornata di lavoro. Decisi a non mollare sulla questione di poter disporre più liberamente della spiaggia, si opposero senza successo utilizzando le ortodosse vie legali e gli utenti condannati alla rimozione forzata di tutto il materiale presente in spiaggia.
Una mattina di giugno, nel pieno della stagione estiva, con tutte le strutture al completo, una flotta di almeno dieci mezzi, camion e pale meccaniche, pronti alla rimozione forzata dei picchetti, si è presentata in Corso Italia diretti all’accesso al mare dell’Hotel Righetto. Ma gli imprenditori di Ca di Valle pronti a difendere i loro interessi e i loro diritti crearono una barricata di macchine tanto da impedire l’accesso all’arenile.
La battaglia era vinta, ma non la guerra.
Qualche settimana dopo arrivò l’Esercito, ma senza ironia. Arrivarono mezzi militari pronti di nuovo a ripristinare la “legalità’” e di rimuovere finalmente i picchetti e le sdraio dalla spiaggia.
Di nuovo gli albergatori e ristoratori della zona si schierarono con le auto proprie a difesa della spiaggia.
In prima linea Guerrino Castelli, allora proprietario dell’hotel Ca’ di Valle, e impegnato nella vita politica del Comune di Venezia (all’epoca Cavallino Treporti era un quartiere di Venezia).
Per molto tempo i rapporti con le istituzioni furono tesi, ma gli operatori non indietreggiarono mai dalle loro convinzioni.Nacque così l’idea di fare gruppo e di consorziarsi. Fu proprio Guerrino Castelli il primo Presidente del Consorzio Lido Ca di Valle a dar vita al primo stabilimento balneare della zona, con una regolare concessione demaniale e che ci permette tutt’oggi di operare nell’arenile di Ca’ di Valle. Alla morte di Guerrino il Consorzio fu affidato al figlio, Claudio, sotto la cui presidenza il Consorzio crebbe molto allargando il diritto ai condomini e altre strutture ricettive. La presidenza di Claudio Castelli è durata oltre 20 anni e si è conclusa solo nell’2017 a seguito della sua prematura scomparsa.
La presidenza è stata così assegnata a Sebastiano Barbassi, amministratore di molti condominio aderenti al consorzio. Eredita un impegno importante, ma la passione è la stessa profusa dal Presidente Castelli.
Oggi il Consorzio Lido Ca di Valle conta quasi 1.000 picchetti spiaggia. Offre un servizio sulla spiaggia sempre in evoluzione con personale qualificato sia a terra che a mare. Organizza inoltre manifestazioni popolari (mercatini, eventi per grandi e piccini, ….) e partecipa attivamente all’organizzazione di eventi territoriali organizzati dal Comune.
Ci spettano anni di crescita e di lavoro, ma siamo consapevoli che il gruppo possa far fronte a qualunque esigenza e difficoltà. Come allora con le auto in mezzo a Corso Europa così oggi con sistemi informatici e tecnologici.
Gli operatori turistici incontrarono non poche difficoltà nel strutturarsi in quello che oggi è il Consorzio Lido di Ca’ di Valle. L’evento più eclatante, che dimostrò la necessità di consorziarsi e di coalizzarsi di fronte alle istituzioni, avvenne verso la fine degli anni ’60.
Su pressione di parti con interessi contrastanti, le istituzioni avanzarono la pretesa che gli operatori turistici rimuovessero i picchetti e gli ombrelloni alla fine di ogni giornata di lavoro. Decisi a non mollare sulla questione di poter disporre più liberamente della spiaggia, si opposero senza successo utilizzando le ortodosse vie legali e gli utenti condannati alla rimozione forzata di tutto il materiale presente in spiaggia.
Una mattina di giugno, nel pieno della stagione estiva, con tutte le strutture al completo, una flotta di almeno dieci mezzi, camion e pale meccaniche, pronti alla rimozione forzata dei picchetti, si è presentata in Corso Italia diretti all’accesso al mare dell’Hotel Righetto. Ma gli imprenditori di Ca di Valle pronti a difendere i loro interessi e i loro diritti crearono una barricata di macchine tanto da impedire l’accesso all’arenile.
La battaglia era vinta, ma non la guerra.
Qualche settimana dopo arrivò l’Esercito, ma senza ironia. Arrivarono mezzi militari pronti di nuovo a ripristinare la “legalità’” e di rimuovere finalmente i picchetti e le sdraio dalla spiaggia.
Di nuovo gli albergatori e ristoratori della zona si schierarono con le auto proprie a difesa della spiaggia.
In prima linea Guerrino Castelli, allora proprietario dell’hotel Ca’ di Valle, e impegnato nella vita politica del Comune di Venezia (all’epoca Cavallino Treporti era un quartiere di Venezia).
Per molto tempo i rapporti con le istituzioni furono tesi, ma gli operatori non indietreggiarono mai dalle loro convinzioni.
Su pressione di parti con interessi contrastanti, le istituzioni avanzarono la pretesa che gli operatori turistici rimuovessero i picchetti e gli ombrelloni alla fine di ogni giornata di lavoro. Decisi a non mollare sulla questione di poter disporre più liberamente della spiaggia, si opposero senza successo utilizzando le ortodosse vie legali e gli utenti condannati alla rimozione forzata di tutto il materiale presente in spiaggia.
Una mattina di giugno, nel pieno della stagione estiva, con tutte le strutture al completo, una flotta di almeno dieci mezzi, camion e pale meccaniche, pronti alla rimozione forzata dei picchetti, si è presentata in Corso Italia diretti all’accesso al mare dell’Hotel Righetto. Ma gli imprenditori di Ca di Valle pronti a difendere i loro interessi e i loro diritti crearono una barricata di macchine tanto da impedire l’accesso all’arenile.
La battaglia era vinta, ma non la guerra.
Qualche settimana dopo arrivò l’Esercito, ma senza ironia. Arrivarono mezzi militari pronti di nuovo a ripristinare la “legalità’” e di rimuovere finalmente i picchetti e le sdraio dalla spiaggia.
Di nuovo gli albergatori e ristoratori della zona si schierarono con le auto proprie a difesa della spiaggia.
In prima linea Guerrino Castelli, allora proprietario dell’hotel Ca’ di Valle, e impegnato nella vita politica del Comune di Venezia (all’epoca Cavallino Treporti era un quartiere di Venezia).
Per molto tempo i rapporti con le istituzioni furono tesi, ma gli operatori non indietreggiarono mai dalle loro convinzioni.
Nacque così l’idea di fare gruppo e di consorziarsi. Fu proprio Guerrino Castelli il primo Presidente del Consorzio Lido Ca di Valle a dar vita al primo stabilimento balneare della zona, con una regolare concessione demaniale e che ci permette tutt’oggi di operare nell’arenile di Ca’ di Valle.
Alla morte di Guerrino il Consorzio fu affidato al figlio, Claudio, sotto la cui presidenza il Consorzio crebbe molto allargando il diritto ai condomini e altre strutture ricettive. La presidenza di Claudio Castelli è durata oltre 20 anni e si è conclusa solo nell’2017 a seguito della sua prematura scomparsa.
La presidenza è stata così assegnata a Sebastiano Barbassi, amministratore di molti condominio aderenti al consorzio. Eredita un impegno importante, ma la passione è la stessa profusa dal Presidente Castelli.
Oggi il Consorzio Lido Ca di Valle conta quasi 1.000 picchetti spiaggia. Offre un servizio sulla spiaggia sempre in evoluzione con personale qualificato sia a terra che a mare. Organizza inoltre manifestazioni popolari (mercatini, eventi per grandi e piccini, ….) e partecipa attivamente all’organizzazione di eventi territoriali organizzati dal Comune.
Ci spettano anni di crescita e di lavoro, ma siamo consapevoli che il gruppo possa far fronte a qualunque esigenza e difficoltà. Come allora con le auto in mezzo a Corso Europa così oggi con sistemi informatici e tecnologici.
La presidenza è stata così assegnata a Sebastiano Barbassi, amministratore di molti condominio aderenti al consorzio. Eredita un impegno importante, ma la passione è la stessa profusa dal Presidente Castelli.
Oggi il Consorzio Lido Ca di Valle conta quasi 1.000 picchetti spiaggia. Offre un servizio sulla spiaggia sempre in evoluzione con personale qualificato sia a terra che a mare. Organizza inoltre manifestazioni popolari (mercatini, eventi per grandi e piccini, ….) e partecipa attivamente all’organizzazione di eventi territoriali organizzati dal Comune.
Ci spettano anni di crescita e di lavoro, ma siamo consapevoli che il gruppo possa far fronte a qualunque esigenza e difficoltà. Come allora con le auto in mezzo a Corso Europa così oggi con sistemi informatici e tecnologici.